Il triangolo delle Bermuda

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  1. CignoNero75
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    Il triangolo delle Bermude, o meno correttamente delle Bermuda[1], è una zona di mare di forma per l'appunto triangolare, i cui vertici sono:

    * vertice nord - il punto più meridionale della costa dell'arcipelago delle Bermude;
    * vertice sud - il punto più occidentale dell'isola di Porto Rico;
    * vertice ovest - il punto più a sud della penisola della Florida.

    In questa zona di mare si sarebbero verificati dal 1800 in poi numerosi episodi di inspiegabili sparizioni di navi e aeromobili, per questo motivo il triangolo delle Bermude è anche soprannominato Triangolo maledetto o Triangolo del diavolo.

    Nonostante la reputazione "maledetta", derivante soprattutto da opere di divulgazione misteriologica, il numero di incidenti misteriosi nel Triangolo non è affatto superiore a quello di una qualsiasi altra regione ad alta densità di traffico aeronavale. Come confermato dalla United States Coast Guard l'incidentalità è nella norma per la quantità di traffico e gli incidenti avvenuti sono derivanti da normali cause fisiche e meccaniche.

    Lista delle scomparse
    Questa lista individua le principali presunte scomparse (o ritenute tali) di aerei e navi avvenute nell'area del triangolo delle Bermude o nelle sue vicinanze, secondo Charles Berlitz e altri autori.

    Aerei

    * 5 Grumman TBM Avenger della Marina degli Stati Uniti, squadriglia di bombardieri in volo di addestramento (conosciuta come Squadriglia 19), partiti da Fort Lauderdale (Florida), complessivamente 14 persone di equipaggio. Scomparsi dopo due ore di volo, a circa 363 chilometri a nord est della base, il 5 dicembre 1945 (vedere Volo 19).
    * Martin PBM Mariner, idrovolante ricognitore inviato in soccorso della Squadriglia 19; 13 persone di equipaggio, scomparso il 5 dicembre 1945.
    * Douglas C-54 Skymaster dell'Esercito degli Stati Uniti, scomparso a 160 chilometri al largo di Bermuda, nel 1947.
    * Avro Tudor Star Tiger, 31 persone fra equipaggio e passeggeri; scomparso a 611 a nord est di Bermuda, il 29 gennaio 1948.
    * Douglas DC-3, partito da San Juan (Portorico) e diretto a Miami, 32 persone fra equipaggio e passeggeri; scomparso il 28 dicembre 1948.
    * Avro Tudor Star Ariel (aereo gemello dello Star Tiger), partito da Londra e diretto a Santiago del Cile; scomparso a 611 chilometri a sud-ovest di Bermuda, in direzione di Kingston (Giamaica), il 17 gennaio 1949.
    * Globemaster, quadrimotore USA; scomparso nel vertice settentrionale del Triangolo, sulla rotta verso l'Irlanda, nel marzo 1950.
    * Curtiss C-46 Commando York Transport, dell'aviazione britannica, 33 persone a bordo; scomparso nella regione settentrionale del Triangolo, sulla rotta per la Giamaica, il 2 febbraio 1952.
    * Lockheed Super Constellation della Marina degli Stati Uniti, 42 persone a bordo; scomparso nella regione settentrionale del Triangolo, il 30 ottobre 1954.
    * Martin P5M Marlin, idrovolante da pattuglia della Marina degli Stati Uniti, 10 persone di equipaggio; scomparso presso Bermuda, il 9 novembre 1956.
    * Boeing KB-50 aerocisterna dell'Aviazione degli Stati Uniti, partito da Langley Field (Virginia) e diretto alle Azzorre; scomparso l'8 gennaio 1962 con 9 persone di equipaggio.
    * 2 Boeing KC-135 Stratotanker, quadrimotori dell'Aviazione degli Stati Uniti, partiti dalla base di Homestead (Florida) e diretti ad un'area di rifornimento convenuta nell'Atlantico; scomparsi a 480 chilometri a sud ovest di Bermuda, il 28 agosto 1963.
    * Douglas C-132 Cargomaster, scomparso sulla rotta per le Azzorre, il 22 settembre 1963.
    * Fairchild C-119 Flying Boxcar dell'Aviazione degli Stati Uniti, con 10 persone a bordo; scomparso nelle Bahamas sudorientali, il 5 giugno 1965.
    * North American B-25 Mitchell, convertito in trasporto merci civile, equipaggio di tre persone; scomparso a sud est della Tongue of the Ocean (un'area di mare molto profonda lungo la costa orientale dell'isola di Andros, nelle Bahamas), il 5 aprile 1966.
    * Chase YC-122 Avitruc, aereo da trasporto militare, convertito in trasporto civile, equipaggio di quattro persone; scomparso nell'area della Corrente del Golfo, tra Palm Beach (Florida) e Grand Bahama, l'11 gennaio 1967.

    Navi

    * Rosalie, nave da carico francese in rotta dall'Europa a L'Avana; trovata in navigazione a vele spiegate con il carico intatto, apparentemente abbandonata dall'equipaggio all'interno del Triangolo, nel 1840.
    * HMS Atalanta, fregata britannica con 290 persone a bordo; scomparsa al largo di Bermuda sulla rotta per l'Inghilterra, nel gennaio 1880.
    * Freya, brigantino tedesco, trovato abbandonato dall'equipaggio, inclinato e parzialmente disalberato, alla deriva al largo di Manzanillo (Cuba), nell'ottobre 1902.
    * USS Cyclops, nave da rifornimento della Marina degli Stati Uniti, in rotta dalle Barbados a Norfolk (Virginia), equipaggio di 309 persone; scomparsa dopo la partenza il 4 marzo 1918.
    * Raifuku Maru, nave da carico giapponese, scomparsa tra le Bahamas e Cuba, nel 1924.
    * SS Cotopaxi, scomparsa sulla rotta fra Charleston (South Carolina) e L'Avana, nel 1925.
    * Stavenger, nave da carico, equipaggio di 43 persone; scomparsa presso Cat Island, nel 1931.
    * John and Mary, un due alberi registrato a New York; trovato abbandonato dall'equipaggio a 80 chilometri a sud di Bermuda, nell'aprile 1932.
    * Anglo-Australian, nave da carico britannica, equipaggio di 39 persone, salpata da Cardiff e diretta nella Columbia Britannica; scomparsa ad ovest delle Azzorre, nel marzo 1938.
    * Gloria Colite, yacht salpato da Saint Vincent e trovato abbandonato dall'equipaggio a 320 chilometri a sud di Mobile (Alabama), nel febbraio 1940.
    * Proteus, nave da rifornimento, gemella della USS Cyclops scomparsa sulla rotta St.Thomas-Norfolk, Virginia 1941.
    * Rubicon, nave da carico cubana, trovata abbandonata dall'equipaggio al largo della costa della Florida, il 22 ottobre 1944.
    * SS Sandra, nave da carico in rotta da Savannah (Georgia) a Puerto Cabello (Venezuela), scomparsa dopo aver superato Saint Augustine (Florida) nel giugno 1950, trasportava 340 tonnellate di insetticida.
    * Connemara IV, yacht trovato abbandonato a 640 chilometri a sud ovest di Bermuda, nel settembre 1955.
    * Marine Sulphur Queen, nave da carico, sulla rotta da Beaumont (Texas) a Norfolk (Virginia); scomparsa nei pressi di Dry Tortuga, il 2 febbraio 1963.
    * Sno' Boy, peschereccio con equipaggio di 40 persone; scomparso sulla rotta da Kingston a Northeast Cay (isolotto a 130 chilometri a sud della Giamaica), il 1 luglio 1963.
    * Revonoc, yacht da gara; scomparso vicino alla costa, nel dicembre 1967.
    * Witchcraft, motoscafo da crociera; trovato ancorato al largo di Miami, senza il proprietario e il passeggero, il 24 dicembre 1967.
    * Milton Iatrides, nave da carico, scomparsa sulla rotta da New Orleans a Città del Capo, nell'aprile 1970.
    * Anita, nave da carico, equipaggio di 32 persone; scomparsa sulla rotta da Newport News (Virginia) alla Germania, nel marzo 1973

    Fonte: Wikipedia

    In tutto il mondo è nota la cattiva fama del Triangolo delle Bermuda, una zona dell’Oceano Atlantico delimitato da tre punti che si trovano in Florida, Isola di Portorico e appunto le Bermuda. Soprannominato anche Triangolo maledetto o Triangolo del diavolo, è tristemente noto per i numerosi incidenti avvenuti in quella zona che ha visto coinvolti sia mezzi navali che aerei.

    bermuda



    A sfatare il terrificante mito, è stata la United States Coast Guard che, dati alla mano, ha dimostrato che il numero di incidenti non è per niente superiore a quello di una qualsiasi altra regione ad alta densità di traffico aeronavale.

    Questa situazione è stata anche confermata dai Lloyd’s di Londra, i quali affermano con certezza che il triangolo non è né più né meno pericoloso di ogni altra zona dell’oceano, valutando il numero di incidenti e perdite per la quantità di traffico sostenuto. Bisogna tener presente che l’area è una delle vie commerciali più affollate al mondo e le percentuali di sparizione sono insignificanti se esaminate nel complesso.

    Fonte: blog.yachtandsail.it

    Edited by tibi86 - 2/8/2013, 21:28
     
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    La verità nascosta sul Triangolo delle Bermude

    CITAZIONE
    Conoscono tutti oramai, almeno per sentito dire, quel tratto di Oceano Atlantico, racchiuso idealmente in un triangolo, che ha come vertici il punto più meridionale della costa dell’Arcipelago delle Bermude, il punto più occidentale dell’isola di Porto Rico e il punto più a Sud della penisola della Florida, detto proprio Triangolo delle Bermude.

    Dagli anni’50 in poi una cospicua letteratura popolare ha infarcito il mistero attraverso racconti metropolitani di sparizioni di navi e aerei che transitavano nei pressi, o nel triangolo; come anche numerosi sono gli aneddoti di piloti ed equipaggi di navi che hanno assistito a fenomeni anomali di natura metereologica e magnetica. Trait d’union di quasi tutti i racconti di coloro che sono entrati, e usciti indenni dal triangolo, sono:

    - la perdita dell’orientamento;
    - del controllo degli strumenti;
    - anomalie sui segnali della bussola;
    - improvvisi sbalzi climatici e riduzioni della visibilità.

    Sulle possibili cause di questi fenomeni si è detto di tutto e di più e le versioni ufficiali parlano di una percentuale di incidenti nella norma, se paragonata a qualunque altra tratta di Oceano, attribuendo le sparizioni a errori umani o guasti meccanici.

    Ma in realtà una vera anomalia oggettiva nel triangolo c’è, ed è nota fin dagli anni’70, ma come spesso accade, viene poche volte evidenziata e quasi mai raccontata. Un po’ come accade per la Piramide di Cheope (che in qualche modo c’entra anche con il Triangolo delle Bermude) che malgrado presenti evidenti elementi che fanno presupporre ad una datazione più remota e funzione diversa da quella di monumento funebre, la storia che si racconta è sempre la stessa.

    Ma arriviamo la punto: nel 1970 il dottor Ray Brown impegnato in una ricerca di relitti a largo delle isole Bahamas si trova dinanzi ad una scoperta sensazionale: una struttura piramidale fatta completamente di materiale translucido, forse vetro o cristallo, di proporzioni ben maggiori della piramide di Cheope, di circa 200 metri per 100.

    L’area in cui sorge la Piramide è assai difficoltosa da esplorare dato il picco dei fenomeni su citati e una serie di altre anomalie che investono i sub durante le investigazioni. Inoltre il fondale è assai irregolare; profondo mediamente alcune decine di metri diventa improvvisamente un muro d’acqua di 4000 metri. Attorno alla Piramide sono presenti numerose altri resti di costruzioni la cui architettura richiama tanto l’antico Egitto, quanto i villaggi sud-americani precolombiani. La scoperta del dott. Brown non finisce qui. Trovata un’apertura sul bordo della Piramide vi entra trovandosi prima in un lungo corridoio e quindi una una grande sala. All’interno di questa si distinguono nitidamente una sorta di Ara votiva su cui delle mani in metallo reggono una sfera e sette sedute sistemate attorno ad essa. Il Dottor Brown decise così di prelevare la sfera di cristallo per portarla in superficie.

    Da una prima analisi il cristallo si presenta come una sfera perfetta al cui interno delle sfumatura cristalline compongono altre forme piramidali. Sembra inoltre presente all’interno un’incrinatura, come se fosse rotto o danneggiato, anche se la superficie esterna risulta perfettamente liscia.

    Fu immediato collegare questa scoperta con la leggenda del mito di Atlantide, l’antico continente scomparso. Si narra infatti che gli abitanti di Atlantide utilizzassero una forma di energia magnetica convogliata sulla Terra per mezzo proprio delle Piramidi. La leggenda vuole che proprio un’imprudente utilizzo di questa fonte energetica abbia addirittura influito sui poli magnetici, invertendoli e creando una serie di cataclismi che poi determinarono la scomparsa stessa del continente.

    Ed eccoci quindi al collegamento con gli attuali misteri del Triangolo delle Bermude.

    E se questa fantomatica forma di energia in qualche modo non si sia esaurita con lo sprofondamento del continente ma continui a generare sbalzi tali da procurare il mal funzionamento degli apparecchi di bordo e quindi l’inabbissamento di navi e aerei?
    E’ possibile che la Piramide di Cheope sia quindi in qualche modo un altro polo destinato all’utilizzo di quella famosa energia e si trovi non casualmente nei pressi dello stesso meridiano che attraversa il Triangolo delle Bermude?
    Come mai tra le tante leggende che circondano il mistero del Triangolo delle Bermude quasi nessuno annovera questa scoperta ne tanto meno il reperimento di questa sfera?

    Il cristallo si trova attualmente custodito dal Dott. Ray Brown.



    Fonte:mymistero.it
     
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