Il contesto storico

Discussione tra ateo e credente

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  1. •Khaleesi
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    CITAZIONE (AniceStellato @ 25/5/2013, 12:30) 
    Ecco, un dialogo di questo tipo a me piacerebbe un sacco averlo. Conosco un ragazzo che negli anni passati mi sembrava essere un tipo come lo descrivi tu, oggi invece è diventato un fanatico di prima categoria :wacko:

    Lui era ateo, il suo interesse era puramente culturale e storico, niente di più, forse per questo si riusciva ad avere un dialogo aperto. :PurpleHeartWelcome.gif:
     
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  2. AniceStellato
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    CITAZIONE (•Khaleesi @ 25/5/2013, 14:02) 
    CITAZIONE (AniceStellato @ 25/5/2013, 12:30) 
    Ecco, un dialogo di questo tipo a me piacerebbe un sacco averlo. Conosco un ragazzo che negli anni passati mi sembrava essere un tipo come lo descrivi tu, oggi invece è diventato un fanatico di prima categoria :wacko:

    Lui era ateo, il suo interesse era puramente culturale e storico, niente di più, forse per questo si riusciva ad avere un dialogo aperto. :PurpleHeartWelcome.gif:

    Ma mi sa che l'apertura mentale in questo campo può venire solo dagli atei. I credenti, per quanto aperti di mente, alla fine sono sempre influenzati da quello in cui credono.

    Piccola modifica: questo è quel che la mia esperienza mi ha mostrato. Non ho mai incontrato credenti aperti al dialogo e, se lo erano, lo erano in modo farlocco.
     
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  3. -[Evil]-
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    Anice, io personalmente ho conosciuto credenti mentalmente più aperti degli atei in generale. Qualsiasi presa di posizione, anche l'ateismo, può diventare un pensiero da imporre agli altri. Spesso io noto negli atei una certa spietatezza nei confronti dei credenti, un'aria di superiorità, come se fossero colonizzatori di civiltà, portatori di cultura e verità. Da questo punto di vista i credenti (salvo alcuni casi) sono molto più umili. Generalizzazioni, certo, ma è questa la mia impressione.
    Per questo motivo non considero l'ateismo come qualcosa che è un passo avanti alla religiosità. Solo una presa di posizione come tante, spesso indotta semplicemente dal fatto che in famiglia nessuno è praticante, e non da un lungo percorso riflessivo come lo è stato per me (che tra l'altro non mi definisco nemmeno ateo).
     
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  4. •Khaleesi
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    CITAZIONE (AniceStellato @ 25/5/2013, 14:06) 
    Piccola modifica: questo è quel che la mia esperienza mi ha mostrato. Non ho mai incontrato credenti aperti al dialogo e, se lo erano, lo erano in modo farlocco.

    Mah, veramente nel forum ne hai almeno tre e stanno giusto in Staff. Staff che vorrei far presente essere composto per lo più da credenti (elettrica, Lizy, tibi e Faith) che da non credenti (io ed Ankh), giusto per sfatare il mito della Founder manipolatrice pure a livello spirituale (ora fondo una setta ed il prossimo nick sarà Cigno Manson :PurpleHeartWelcome.gif:). In più vorrei ricordare il recentemente scomparso Don Gallo. Forse bisognerebbe fare una distinzione tra credente e credente praticante e, soprattutto, determinare la parola "credente".
     
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  5. AniceStellato
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    Beh Evil, sai che ti dico? Beato te, perchè se hai conosciuto persone simili allora ci potevi e ci puoi intavolare discorsi veramente interessanti. Io invece solo su internet posso fare discorsi di un certo tipo, perchè -vuoi la piccola dimensione della comunità in cui vivo, vuoi il rifiuto della stragrande maggioranza delle persone nell'affrontare certi argomenti, vuoi un'ignoranza diffusa (nel senso latino del termine)- di persona non ho molte occasioni per poterne parlare e prima di inserirmi in un paio di forum per me esistevano gli atei da un lato e gli ottusi fanatici dall'altro, quando poi in realtà ci sono diverse sfumature di colore nel mezzo.

    CITAZIONE (•Khaleesi @ 25/5/2013, 14:23) 
    CITAZIONE (AniceStellato @ 25/5/2013, 14:06) 
    Piccola modifica: questo è quel che la mia esperienza mi ha mostrato. Non ho mai incontrato credenti aperti al dialogo e, se lo erano, lo erano in modo farlocco.

    Mah, veramente nel forum ne hai almeno tre e stanno giusto in Staff. Staff che vorrei far presente essere composto per lo più da credenti (elettrica, Lizy, tibi e Faith) che da non credenti (io ed Ankh), giusto per sfatare il mito della Founder manipolatrice pure a livello spirituale (ora fondo una setta ed il prossimo nick sarà Cigno Manson :PurpleHeartWelcome.gif:). In più vorrei ricordare il recentemente scomparso Don Gallo. Forse bisognerebbe fare una distinzione tra credente e credente praticante e, soprattutto, determinare la parola "credente".

    Io parlavo della mia vita reale. Se parliamo di questo forum sono d'accordo con quanto detto.
     
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  6. Jessy94_TDM
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    mah evil, sul discorso degli atei superiori parlerei di generalizzazione, proprio ieri la mia amica ha realizzato che io fossi atea (rimanendoci male e non riuscendo purtroppo a concepirlo, pur accettando la cosa). Non se n'è mai accorta perchè non mi sono mai sbilanciata né sulla Chiesa, se non sui fatti evidenti, né sulla religione in maniera offensiva. Alle varie domande che mi sono state poste ho risposto con risposte personali, quella che è la mia verità, mettendo come presupposto che rispetto quella degli altri e in un certo senso non mi importa.

    Per cui si, esistono degli atei insopportabili e arroganti, ma anche cristiani del video
     
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  7. -[Evil]-
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    Si, ma infatti la mia era una generalizzazione. Era per dire che l'abito non fa il monaco.

    Ad esempio ricordo di aver conosciuto una ragazza che pareva essere un'atea convinta. La cosa mi ha incuriosito, mi ha dato un'immagine "positiva" di lei, ma se provavo a chiederle perché non ci credeva lei rispondeva una cosa del tipo "Boh, perché no". Alla fine è venuto fuori che anche i suoi genitori erano atei, e che quindi lo era anche lei per inerzia.
    Una cosa simile accade quando i genitori sono TROPPO religiosi, ed a quel punto l'essere atei diventa più un simbolo di ribellione nei confronti dell'opprimente atmosfera familiare, piuttosto che una scelta ragionata.

    Per mia esperienza, poi, alcune delle discussioni più belle le ho avute proprio con persone molto religiose. Sono rimasto sorpreso da quanto alcuni di loro avessero le idee così chiare, più chiare di moltissimi altri atei. Ricordo che una volta fecero quasi crollare tutte le mie certezze, crollare quel muro che avevo costruito e che chiamavo "ateismo". Sono belle esperienze, che purtroppo si fanno solo sul web. Mi hanno fatto capire che l'orientamento religioso non può in alcun modo essere un metro di giudizio, nemmeno a livello superficiale. Ciò che conta è quanto ha chiare le idee chi ti sta davanti, quanto tempo ci ha riflettuto e quanto rispetto ha per le idee diverse dalle sue.
     
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  8. Jessy94_TDM
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    beh si, io anche ieri mi son sentita dire "che oggi pae che essere atei sia una trasgressione". E per carità, forse per molti è cosi, ma dopo quasi dieci anni di travaglio non ci sto. E spiegare per filo e segno tutte le mie convinzioni l'avrebbe ferita, quindi ho rinunciato. Allo stesso modo ci sono cattolici piuttosto convincenti, come quello con cui parlai spesso al tempo della cresima
     
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  9. •Khaleesi
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    CITAZIONE
    che oggi pare che essere atei sia una trasgressione"

    Questa frase secondo me invece è una cazzata che riesce a dire proprio chi non vede oltre alla possibilità di essere credente, guarda un po'. Più o meno come chi dice che essere gay o bisex è solo trasgressione e fa tendenza. Forse in ambiti di spettacolo, ma essere ateo è una scelta ponderata, a dire il vero ben più difficile dell'essere credente, a mio avviso, perché se per alcuni fa "tendenza", il credente può permettersi di praticare o non praticare, ma rientra comunque nella tradizione culturale italiana, l'ateo che rispetta la sua scelta è sempre visto come il cretino che vuole distinguersi o il disperato che non ha la luce dentro. Ma facimme u'piacere...!!! Essere credente, praticando occasionalmente, o nemmeno praticando (sono credente, sposato in chiesa, e mi trombo chiunque respiri, tanto per dirne una), non porta ad alcuna ripercussione. Provate a sbattezzarvi o a non battezzare vostro figlio, rimanendo coerente con la vostra scelta, e poi ne riparliamo. Oppure, come già scritto altrove, a rifiutare di presentarvi durante la benedizione pasquale del parroco in ufficio o a rifiutarla direttamente a lui quando suona alla vostra porta. Tendenza, come no: a questo punto griffatemi l'ateismo sulla pelle, così rendo felice qualche idiota che non ha argomentazioni migliori in merito.
    PS: pssss, Hell, ti senti chiamato in causa per caso?!? :PurpleHeartWelcome.gif:
     
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  10. Jessy94_TDM
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    è la parte che mi ha dato più fastidio, l'unica a cui forse ho risposto male perchè non sono una bambinetta che "essere ateo fa figo", so io quanto lavoro c'è dietro. E purtroppo non gliel'ho potuto spiegare per bene, perchè conoscendomi e conoscendola l'avrei ferita.
    Poi, gli atei e gli omosessuali "sono sempre più numerosi" perchè c'è una discreta libertà maggiore, perchè già 50 anni fa una delle due cose portava al linciaggio sicuro. Non ce ne sono di più, non sono (anche se non ancora) costretti a nascondersi.
     
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  11. Alberich von Zwerg
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    CITAZIONE (•Khaleesi @ 25/5/2013, 14:23) 
    Forse bisognerebbe fare una distinzione tra credente e credente praticante e, soprattutto, determinare la parola "credente".

    Io direi che il punto è in cosa si crede. Un conto è credere che esista una entità superiore, che la realtà non sia "solo" quella che possiamo materialmente vedere e toccare e che ci sia "altro", che la morte non sia la fine di tutto; un conto è credere in una specifica religione con relativi riti e dogmi.
     
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  12. Hellstorm Diamond
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    CITAZIONE (•Khaleesi @ 25/5/2013, 15:14) 
    CITAZIONE
    che oggi pare che essere atei sia una trasgressione"

    Questa frase secondo me invece è una cazzata che riesce a dire proprio chi non vede oltre alla possibilità di essere credente, guarda un po'. Più o meno come chi dice che essere gay o bisex è solo trasgressione e fa tendenza. Forse in ambiti di spettacolo, ma essere ateo è una scelta ponderata, a dire il vero ben più difficile dell'essere credente, a mio avviso, perché se per alcuni fa "tendenza", il credente può permettersi di praticare o non praticare, ma rientra comunque nella tradizione culturale italiana, l'ateo che rispetta la sua scelta è sempre visto come il cretino che vuole distinguersi o il disperato che non ha la luce dentro. Ma facimme u'piacere...!!! Essere credente, praticando occasionalmente, o nemmeno praticando (sono credente, sposato in chiesa, e mi trombo chiunque respiri, tanto per dirne una), non porta ad alcuna ripercussione. Provate a sbattezzarvi o a non battezzare vostro figlio, rimanendo coerente con la vostra scelta, e poi ne riparliamo. Oppure, come già scritto altrove, a rifiutare di presentarvi durante la benedizione pasquale del parroco in ufficio o a rifiutarla direttamente a lui quando suona alla vostra porta. Tendenza, come no: a questo punto griffatemi l'ateismo sulla pelle, così rendo felice qualche idiota che non ha argomentazioni migliori in merito.
    PS: pssss, Hell, ti senti chiamato in causa per caso?!? :PurpleHeartWelcome.gif:

    Cosa ti devo dire draghetto piumoso, quando mi dichiaravo ateo mi evitavano neanche fossi un serial killer, da sbattezzato mia madre non osa dirlo alle sue sorelle per paura di quello che possono pensare, naturalmente nella famiglia ci sono conviventi, divorziati e purtroppo frequentatori delle patrie galere, ma io come ateo sono il peggio di tutti
     
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  13. •Khaleesi
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    Coccoloso draghetto piumoso! :wub:




    Ritorno in me... pussa via demone infestatore! Sciò, sciò...
     
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  14. Hellstorm Diamond
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    CITAZIONE (•Khaleesi @ 25/5/2013, 22:23) 
    Coccoloso draghetto piumoso! :wub:




    Ritorno in me... pussa via demone infestatore! Sciò, sciò...

    Cit. prendi me.. prendi me...esci dal suo corpo, prendi me.....
     
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  15. •Khaleesi
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    :lol: :lol: :lol:
     
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43 replies since 20/5/2013, 21:29   358 views
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