Dio è la risposta a tutto?

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  1. ~Eluana~
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    ahahahah va beh... mi hai capito u.u
    Beh se fosse cattivo staremmo molto peggio non credi?
     
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  2. -[Evil]-
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    CITAZIONE
    Perchè non credi nel libero arbitrio?

    E' un discorso lungo (di cui c'è anche un topic al riguardo). Comunque non è assolutamente per motivi religiosi.
     
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  3. ~Eluana~
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    CITAZIONE (-[Evil]- @ 11/7/2013, 21:05) 
    CITAZIONE
    Perchè non credi nel libero arbitrio?

    E' un discorso lungo (di cui c'è anche un topic al riguardo). Comunque non è assolutamente per motivi religiosi.

    ero solo curiosa =) andrò a cercarmi il topic =)
     
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    No, non credo XD Perchè se fosse cattivo non sapremmo nemmeno cos'è il bene. Quindi da questo punto di vista staremmo meglio :B):
     
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  5. Fosfatasi alcalina
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    Ma di che Dio stiamo parlando? Quello cristiano? Perché ognuno può vedere in Dio una cosa diversa: per me Dio è la casualità, perciò sì, per me è la risposta a tutto.

    Se stiamo parlando del Dio dei cattolici allora non posso proprio parlare, sono agnostica e il 99% dei discorsi dei cattolici sulla religione non li capisco :lol:
     
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  6. (elettrica)
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    Non credo nel Dio dei cattolici, quello dei mussulmani, quello degli induisti, ecc. Dio è uno, sempre e solo lui, poi ognuno lo chiama a suo modo. Il nome non è importante, è l'essenza che conta. Le religioni sono un prodotto dell'uomo, non di Dio.
     
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  7. •Khaleesi
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    CITAZIONE (Fosfatasi alcalina @ 12/7/2013, 00:49)
    Ma di che Dio stiamo parlando? Quello cristiano? Perché ognuno può vedere in Dio una cosa diversa: per me Dio è la casualità, perciò sì, per me è la risposta a tutto.

    Se stiamo parlando del Dio dei cattolici allora non posso proprio parlare, sono agnostica e il 99% dei discorsi dei cattolici sulla religione non li capisco :lol:

    Non credo ci sia bisogno di specificare una religione, dato che ogni credo ne ha uno ed ogni credo rivolge le sue preghiere/domande al proprio Dio. La domanda vale per qualsiasi religione, ovviamente ognuno risponderà in base a ciò in cui crede e non crede. Da non credente, la risposta alla tua domanda è quella qui sotto:

    CITAZIONE ((elettrica) @ 12/7/2013, 08:45)
    Non credo nel Dio dei cattolici, quello dei mussulmani, quello degli induisti, ecc. Dio è uno, sempre e solo lui, poi ognuno lo chiama a suo modo. Il nome non è importante, è l'essenza che conta. Le religioni sono un prodotto dell'uomo, non di Dio.


    CITAZIONE ((elettrica) @ 11/7/2013, 17:33) 
    Dice bene Anice: Dio è la risposta di comodo. E lo dico da credente. Non sopporto chi bestemmia dando la colpa a Dio per tutto ciò che di brutto gli accade. Come ha detto Eluana, abbiamo il libero arbitrio, e le risposte non le dobbiamo trovare in Dio ma in noi stessi, nelle nostre decisioni, nelle nostre scelte. E' troppo comodo pensare che tutto dipenda da Dio e dare ad esso la colpa dei nostri errori.

    Mah, io qui dissento e secondo me, ma non vorrei sbagliare, tu ed Anice avete dato un senso diverso al suo intervento.
    Da non credente se penso alla "risposta di comodo" io intendo che i credenti trovano la speranza in Dio, perché credere che ci sia qualcuno sopra di noi che ci perdoni, che ci assolva con una preghierina e via di seguito, che ci dia la forza e tutto il resto, rende comodo l'agire in maniera poco consona, perché tanto basta pregare che si viene assolti, ma anche comodo il fatto che sembra non ci siano responsabilità nelle proprie azioni. In più il credente teoricamente non inveisce verso ciò che di negativo avviene al cospetto di Dio, non a caso tu hai parlato di non credente, e non è detto che manco il non credente porti come motivazione del suo non credere che la cattiveria è colpa di Dio. Personalmente non lo faccio, sono coerente col mio non credere, e se Dio non ha creato niente di meraviglioso, allora non è nemmeno colpa sua se ho avuto delle sfighe.
    Il non credente francamente non vede alcuna risposta di comodo in Dio e per lui non è nemmeno la domanda, o almeno non lo è per me, perché non mi pongo il problema esistenziale del "esiste" o "non esiste".
    La risposta di comodo la trovo nel pensare che ci sia un essere superiore a doverci dare sostegno, forza e speranza, quando io tutto questo lo cerco in me stessa e trovo un po' contraddittorio che un credente affermi il contrario, perché mi sembra che la religione insegni proprio che sia il "tuo" Dio (parafrasando i sacerdoti eh, non in senso dispregiativo) ad essere tale fonte.
     
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  8. Fosfatasi alcalina
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    Sì ma io volevo dire che Dio non è per forza quello definito da una religione (che sia, appunto, cristiana, mussulmana, induista, taoista, e chi più ne ha più ne metta!) ma "l'entità che muove il mondo". Non per forza bisogna rivolgere a Dio le proprie preghiere, perché c'è anche chi non vede Dio con caratteristiche prettamente umane (Dio serba rancore, vendetta, ti manda all'inferno se fai sesso prima del matrimonio o senza preservativo... ma LOL) ma come un qualcosa di più spirituale.

    Non credo di riuscire a spiegarmi soddisfacentemente a parole, perciò vi pongo questa domanda: voi vi siete dati una risposta a quello che è il senso della vita, il come siamo arrivati qui, e a tutti questi dubbi esistenziali? Credo che la risposta a queste domande sia Dio, perciò, sempre secondo me, non è Dio -> risposte, ma risposte -> Dio.
     
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  9. •Khaleesi
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    CITAZIONE
    il come siamo arrivati qui

    Scientifica.

    CITAZIONE
    Sì ma io volevo dire che Dio non è per forza quello definito da una religione (che sia, appunto, cristiana, mussulmana, induista, taoista, e chi più ne ha più ne metta!) ma "l'entità che muove il mondo".

    Quello che tu ora chiami Dio, senza associarlo ad una religione, il "qualcosa di spirituale", io non lo associo a nessuna entità. Io la chiamo "fede" e nemmeno la fede per me ha a che fare con la religione. Ma questo è un discorso già affrontato in sezione più volte.

    Comunque guarda che il quote di elettrica ti dice la stessa cosa detta da te, è per quello che te l'ho riportato:
    CITAZIONE
    Non credo nel Dio dei cattolici, quello dei mussulmani, quello degli induisti, ecc. Dio è uno, sempre e solo lui, poi ognuno lo chiama a suo modo. Il nome non è importante, è l'essenza che conta. Le religioni sono un prodotto dell'uomo, non di Dio.

    Detto ciò, per la sottoscritta non esiste nessuna entità a muovere il mondo, se non le azioni e le scelte che facciamo che vanno ad incidere, anche nella più piccola parte, sulle azioni e sui pensieri degli altri.
    Per me Dio, chiunque esso sia o qualunque cosa sia, non solo non è la risposta, ma nemmeno la domanda.

    Edited by •Khaleesi - 12/7/2013, 20:23
     
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  10. AniceStellato
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    CITAZIONE
    Mah, io qui dissento e secondo me, ma non vorrei sbagliare, tu ed Anice avete dato un senso diverso al suo intervento.
    Da non credente se penso alla "risposta di comodo" io intendo che i credenti trovano la speranza in Dio, perché credere che ci sia qualcuno sopra di noi che ci perdoni, che ci assolva con una preghierina e via di seguito, che ci dia la forza e tutto il resto, rende comodo l'agire in maniera poco consona, perché tanto basta pregare che si viene assolti, ma anche comodo il fatto che sembra non ci siano responsabilità nelle proprie azioni.

    Esatto, proprio ciò volevo dire.
     
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  11. -[Evil]-
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    CITAZIONE (Fosfatasi alcalina @ 12/7/2013, 10:18) 
    Sì ma io volevo dire che Dio non è per forza quello definito da una religione (che sia, appunto, cristiana, mussulmana, induista, taoista, e chi più ne ha più ne metta!) ma "l'entità che muove il mondo". Non per forza bisogna rivolgere a Dio le proprie preghiere, perché c'è anche chi non vede Dio con caratteristiche prettamente umane (Dio serba rancore, vendetta, ti manda all'inferno se fai sesso prima del matrimonio o senza preservativo... ma LOL) ma come un qualcosa di più spirituale.

    Non credo di riuscire a spiegarmi soddisfacentemente a parole, perciò vi pongo questa domanda: voi vi siete dati una risposta a quello che è il senso della vita, il come siamo arrivati qui, e a tutti questi dubbi esistenziali? Credo che la risposta a queste domande sia Dio, perciò, sempre secondo me, non è Dio -> risposte, ma risposte -> Dio.

    E' per questo motivo che ho insistito tanto sul discorso "credenti" e poco sul discorso "Dio". Siamo esseri umani, ed il mio Dio sarà sempre e comunque diverso dal Dio di qualcun altro, anche se siamo entrambi cristiani, cattolici, italiani e frequentiamo la stessa parrocchia, avremo immagini, speranze diverse ed una rappresentazione di Dio differente.
    C'è chi in Dio ci vede delle risposte, chi lo usa come semplice scarica-colpe, chi lo usa per scaricare la rabbia, chi per dare un senso alle sue sfighe, chi per dare un senso alle sue fortune. E' un concetto molto più soggettivo di quel che si può immaginare, e secondo me il gruppo dei "credenti" è una generalizzazione così forzata da ignorare dei gruppi di minoranza che incidono tantissimo sul discorso che si sta facendo qui dentro, come ha dimostrato Alcalina.
     
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    E' per questo motivo che ho insistito tanto sul discorso "credenti" e poco sul discorso "Dio". Siamo esseri umani, ed il mio Dio sarà sempre e comunque diverso dal Dio di qualcun altro, anche se siamo entrambi cristiani, cattolici, italiani e frequentiamo la stessa parrocchia, avremo immagini, speranze diverse ed una rappresentazione di Dio differente.

    Quoto.
     
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  13. •Khaleesi
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    CITAZIONE
    E' per questo motivo che ho insistito tanto sul discorso "credenti" e poco sul discorso "Dio".

    CITAZIONE
    e secondo me il gruppo dei "credenti" è una generalizzazione così forzata da ignorare dei gruppi di minoranza che incidono tantissimo sul discorso che si sta facendo qui dentro, come ha dimostrato Alcalina.

    Partendo dal presupposto che sono in linea di massima d'accordo con il tuo discorso, sottolineando che c'è chi non crede e basta (altra minoranza, o forse no), non mi è chiaro il primo punto in relazione al secondo quindi, per non capire male, chiedo spiegazioni: nel primo punto parli di credenti quasi con una connotazione maggiormente positiva, sembra che tu stia dicendo che sarebbe meglio parlare di credenti e non di un "Dio", nel quote finale non capisco se stai invece affermando che il termine credente è comunque troppo limitato e restrittivo.
    Detto ciò, non troverei comunque niente di forzato, perché credente è chi crede, in cosa ed in chi non è definito e qui mi riallaccio a quanto scritto da Elettrica, in quanto credente tra l'altro. Poi possiamo invece fare la distinzione fede e via di seguito, che è altra cosa ancora, ed anche di questo si è già parlato in un'altra discussione, se la mia memoria oramai labile non mi inganna. :ph34r:
     
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  14. -[Evil]-
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    No, io sto cercando di essere il più imparziale possibile perché sono molto rispettoso e tollerante verso il punto di vista altrui, in questo caso dei credenti in generale.
    Tu hai fatto la seguente domanda: "Dio è la risposta a tutto?", e giustamente hai detto che si trattava di una domanda più rivolta ai credenti che agli atei.
    Io da non credende ho fatto la seguente osservazione: la risposta alla domanda varia a seconda del tipo di credo, di quanto si crede, con quanto fondamentalismo ed anche dalle esperienze personali, dal modo soggettivo di vivere la propria fede. Tutto qua.
    Ho solo cercato di dire che non ci si può aspettare una risposta unanime che metta d'accordo tutti i credenti, anche se si parla della stessa religione e di persone provenienti dalla stessa cultura. Penso che Dio sia un qualcosa di molto soggettivo anche per un cattolico praticante.
     
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