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Ciao, ho 22 anni e in questo preciso momento sono a letto, preda dell'ennesima infinita notte insonne, e ho trovato così per caso questo forum.
Parlando del perché sono arrivato fin qui, posso dirvi: dopo una semi-grave ma breve malattia vivo da qualche mese una profonda difficoltà interiore: ho iniziato a sentirmi ignorato dai miei amici perché se non chiamo io, rimango settimane senza vedere nessuno, molto a disagio in casa mia (adesso vivo con mia nonna), ho perso la volontà nello studio e cosa più grave di tutte ho iniziato a bere ogni giorno, sempre di più, arrivando a picchi di due bottiglie di vodka in meno di 24 ore. Ho iniziato a bere per colmare alcuni vuoti e riuscire a divertirmi e provare emozioni anche in totale isolamento.
Questo brutto vizio mi ha portato non solo ad un cambiamento profondo del mio carattere prima pacifico e amorevole, adesso violento e difficilmente controllabile ma, in quelle poche ore che riesco a dormire, ho iniziato a soffrire di molti incubi e (sembrerebbe strano) ho paura di stare al buio.
Oggi ho ripreso a studiare, da domani spero di sostituire la mia amata vodka con i libri universitari ma credo di essermi disilluso dal valore che prima attribuivo all'amicizia, alla fratellanza, al contatto umano; se prima ero disposto a dare tutto il mio amore alle persone che mi circondavano ora ho paura di rimanere l'apatico e violento stronzo che sono diventato.
Quel che mi fa forza è pensare che la paura non è reale ma è solo nella nostra mente, insieme ai nostri pensieri che oltre ad essere un grande aiuto possono essere la nostra più grande fonte di debolezza.
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